Pubblicate in questo maggio due importanti collaborazioni che ci accompagneranno per tutta l’estate. No, non sto parlando di quelle di Sfera Ebbasta&Ghali e di J-Ax&Fedez.

La prima novità musicale riguarda il ritorno di Elodie, Nero Bali, in collaborazione con Michele Bravi (“principalmente un amico”) e Guè Pequeno (il rapper che preferisce). Dopo il Festival del 2017 e un disco che non ha riconfermato il successo dell’esordio (nonostante il bel singolo di lancio Tutta colpa mia), ha deciso di cambiare team e progetto: da canzoni d’amore appassionate e sentite a un sound contemporaneo. Per far questo si affida alla produzione di Dario Faini (aka Dardust) e Mace (produttore di Pamplona di Fabri Fibra). Il risultato è un brano fresco e danzereccio caratterizzato dai suoni tipici dell’estate. Non fatevi confondere dal ritmo e dalla fatto che sia ballabile, questa canzone ha un testo molto “sociale”: Nero Bali è un invito ad apprezzare di nuovo la semplicità della vita “reale” e sottolinea la bellezza della spontaneità, del non dover fare per forza qualcosa per venire apprezzati, essere e non apparire a dispetto della vita da social (“buttiamo in mare i cellulari“) che sta plasmando la quotidianità di oggi.
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“Non prenderla sul personale, non mi interessa più piacere a chi giudica senza conoscere… Preferisco il confronto alle maschere! Non mi interessa più ridere alle frasi di chi non capisce che basta tacere per volersi bene…”

La seconda collaborazione è Fotografia di Carl Brave con Francesca Michielin e Fabri Fibra. Messo da parte, almeno per il momento, il sodalizio artistico con Franco126, Carl pubblica il primo disco da solista Notti brave di cui questo brano rappresenta il primo singolo ufficiale. Con un simpatico video stile Simpsons, questa ballata indie-pop (caratterizzata da un incessante beat elettronico) racconta un testo in un certo simile per significato a Nero Bali: attraverso l’immagine/simbolo della fotografia evidenzia i disagi dei social, per i quali tutti sono portati a diventare altro da ciò che sono in realtà perché così pensano di essere, perché “se non usi i social nessuno si fida, sorridi in foto così li confonderai… nessuno crede veramente in ciò che fai“. Da una storia (d’amore) complicata al ritorno a dar valore alle piccole cose, come le foto scattate nella spontaneità.
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“Ma tanto io e te dai negativi (si)ne usciamo fuori bene!”
E voi? Quale collaborazione preferite?