Chiara Galiazzo torna con il nuovo singolo L’ultima canzone del mondo, una dedica struggente veicolo di un messaggio d’amore universale. Il brano, scritto con Mahmood e Katoo, segna la collaborazione con Greenpeace per il rispetto e la tutela dell’ambiente.
L’ultima canzone del mondo è il titolo del nuovo singolo di Chiara Galiazzo (disponibile qui) in radio e su tutte le piattaforme di streaming e download da venerdì 22 novembre, dopo la primaverile Pioggia Viola e la bellissima collaborazione con Virginio in Magnifico donare – brano di supporto alla campagna di AVIS sull’importanza delle donazioni di sangue. L’ultima canzone del mondo porta le firme di Mahmood, ormai sempre più richiesto, e Katoo (il produttore del progetto), che insieme a Chiara hanno scritto un brano struggente dal gusto “apocalittico”.
Un susseguirsi di note al piano crea lo scenario di quella che, senza dubbio, diventa di diritto una delle ballate più emozionanti del repertorio di Chiara Galiazzo: il pianoforte detta la ritmica del brano e l’elettronica fa da appoggio, leggera e calda, come la dedica d’amore destinata a diventare sottofondo della vita dell’altra persona. Il brano è un “bellissimo regalo”, un dono “che faresti all’unica persona che vorresti vedere se tutto stesse davvero per finire”. È il suono che fa la consapevolezza quando si mostra: quando, smettendo di nasconderci dietro le paure, vediamo finalmente la bellezza di quello che abbiamo intorno. Suggestivo lo stacco del primo ritornello, spoglio, e il crescendo degli archi che si legano a doppio filo con la voce cristallina di Chiara.
Non a caso L’ultima canzone del mondo fa da cornice alla campagna di Greenpeace. «Non era previsto che L’ultima canzone del mondo uscisse come singolo ma, quando quest’estate sono andata in Islanda, ho visto con i miei occhi che il problema dello scioglimento dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici è quanto di più vero e imminente si possa immaginare. Ho raccontato sui miei social quello che stavo vedendo, ma in alcune occasioni mi sono stupita di ricevere messaggi di persone che mi scrivevano “non è vero che sta succedendo”. A questo punto ho pensato che potevo usare la mia canzone che parla d’amore, ma che può avere anche un significato più universale, per veicolare un messaggio più forte e specialmente utile, e cioè l’amore e il rispetto per una terra che ci stiamo dimenticando di ascoltare e di tutelare» – racconta Chiara Galiazzo.
Tassello fondamentale di tutta l’operazione è stato l’incontro con Greenpeace, a cui Chiara si è rivolta per avere informazioni corrette e che ha voluto poi sostenerla nel progetto: «Da anni Greenpeace si batte con coraggio per sensibilizzare su questi argomenti e solo loro potevano aiutarmi a capirne molto di più grazie a dati e studi scientifici. Li ringrazio davvero per essere insieme a me in questa avventura, se con questo progetto riusciremo a far pensare anche solo una persona in più che tutto questo sta accadendo veramente, io ne sono felice». Il videoclip del brano – diretto da Felipe Conceicao – è stato girato proprio in Islanda, dove tutto e iniziato. L’ultima canzone del mondo farà parte del nuovo album atteso ad inizio 2020.
Il testo completo de L’ultima canzone del mondo:
Come si sopravvive a una vita di mode
e discorsi vuoti senza una fine
prova a convincermi come
quando gridi il mio nome
non ci serve a niente usare la ragione
ho creduto a volte di non essere all’altezza
per prendere ciò che si può perdere
il tempo non regala spazio all’indifferenza
l’hai detto tu, lo ripetevi sempre
Ho scritto per te l’ultima canzone del mondo
anche se non c’è la sentirai suonare in sottofondo
come un bellissimo regalo
come il sorriso di un bambino
come la scia di un aeroplano
come i mari e i loro scogli
come gli alberi e i loro cerchi
come noi e i nostri sbagli
Come saremo domani
forse stanchi, un po’ più umani
dando il giusto peso alla parola “amore”
ho confuso la paura con il cambiamento
non mi spaventa più, non scapperò più
ci provo e ci riprovo, ma ti giuro non capisco
mi sono arresa io o tu
Ho scritto per te l’ultima canzone del mondo
anche se non c’è la sentirai suonare in sottofondo
come un bellissimo regalo
come il sorriso di un bambino
come la scia di un aeroplano
come i mari e i loro scogli
come noi e i nostri sbagli
come gli alberi e i loro cerchi
come gli uomini e i loro corpi
come le promesse dei nostri tempi
come le promesse dei nostri tempi
Chiedere scusa è difficile
per due come noi
che non sanno perdere
come i mari e i loro scogli
come gli alberi e i loro cerchi
come noi e i nostri sbagli

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