Francesco Renga ha portato in scena il suo L’altra metà tour a Bologna sul palco del Teatro Europauditorium. Un live che racconta l’amore in tutte le sue sfumature, visto attraverso la lente della sua storia personale.
Francesco Renga è tornato il 10 dicembre a Bologna per il suo L’altra metà tour, primo dei due concerti nella città emiliana in scena presso il Teatro Europauditorium. La sua carriera trentennale e la sua storia personale hanno preso forma sul palco tra il coinvolgimento del pubblico in sala e alcuni spunti di “riflessione”. Tante luci colorate illuminano la scena ed entra Renga, giacca argentata, per un inizio esplosivo. L’apertura è de L’unica risposta: mix di percussioni ed energia positiva, è il biglietto da visita di un tour che invita a guardare la vita in tutta la sua bellezza. La voce calda e vibrante del cantautore accompagna in un percorso alla scoperta delle gradazioni dell’amore, tra i successi del passato (La tua bellezza, Ci sarai, Meravigliosa) e quelli più recenti: «Ho sempre cantato l’amore e continuerò a raccontarlo. C’è stato un periodo in cui ho iniziato a negarlo, ma è tornato improvviso e mi ha cambiato. La vita è un viaggio nella bellezza».
È quando delinea i contorni del suo amore per la madre, mancata quando era un adolescente, che il cantautore raggiunge il momento più alto della serata (accolto dalla prima standing ovation). Ancora di lei vive dei suoi ricordi di bambino “raccontami una storia e dormirò” in un’atmosfera struggente, ricreata da una chitarra elettrica che dipinge tutta la sofferenza dell’abbandono. Le Tracce di te sono la bussola del percorso di Renga (e, non a caso, sottofondo strumentale dei suoi cambi d’ambito) e lo hanno aiutato a non negarsi il mare infinito di possibilità che la vita sa offrire ogni giorno, anche quando non ce ne accorgiamo perché troppo impegnati a progettare più che a vivere (Vivendo adesso). Ecco che il rancore e la rabbia lasciano il posto all’amore e un salto temporale ci porta al 2005: la dedica di un padre alla figlia è Angelo, gioco di contrasti tra le atmosfere cupe delle strofe e l’apertura del ritornello, a trasmettere l’amore incondizionato di un genitore.
“Guardati allo specchio, non sei più triste” canta in A un isolato da te e un bellissimo gioco di specchi, posizionati sul palco alle spalle dei musicisti, invita a riflettersi e a riflettere. Basta chiedere a un amico se è felice: quasi in automatico risponderà di no, che è triste, senza sapere neanche troppo bene il motivo. È davvero così? Abbiamo paura del silenzio, perché ci costringe ad ascoltarci, a scendere a patti con quello che proviamo e con quello di cui abbiamo realmente bisogno, e allo stesso modo abbiamo paura di guardarci. Non ci comprendiamo più. In fondo è più facile una vita trascorsa nella routine, nel mondo patinato e perfetto di Instagram. Dovremmo iniziare a guardare il mondo con un occhio più onesto, dando il giusto peso alle cose, imparando ad apprezzare quanto di bello abbiamo intorno.
Francesco Renga, in ottima forma sia fisica sia vocale (tanto da farmi finalmente capire il messaggio di Aspetto che torni, da un Sanremo da dimenticare), ha trasmesso tutta la voglia di stare sul palco regalando più di due ore di concerto e concedendosi il giro tra le poltrone, per stringere mani e salutare da vicino i suoi fan. Molto spazio ha dedicato al repertorio “nuovo”, post 2012: unica pecca, perché alcuni brani come Ferro e Cartone o Dove il mondo non c’è più avrebbero meritato un’attenzione maggiore di un medley. La forza del live sta nella complicità con il pubblico, che riconosce il suo come uno dei repertori più emozionanti in Italia, ma soprattutto con i musicisti disposti a semicerchio per creare uno suono avvolgente. A chiudere la setlist il nuovo singolo Normale, insieme augurio e invito a godere appieno di ogni momento, a partire dalla semplicità del quotidiano.

L’altra metà tour continua il suo giro fino a Natale e sarà nuovamente a Bologna il 17 dicembre: la lista delle date e l’acquisto dei biglietti sono disponibili su TicketOne.
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La scaletta de L’altra metà tour a Bologna:
- L’unica risposta
- La tua bellezza
- Nuova luce
- ComeTe
- L’odore del caffè
- Migliore
- Tracce di Te
- Vivendo adesso
- Ancora di lei
- Angelo
- A un isolato da te
- Ci sarai
- Era una vita che ti stavo aspettando
- Il bene
- Meravigliosa (la luna)
- Dove il mondo non c’è più
- L’impossibile
- Cambio direzione
- Uomo senza età
- Ferro e cartone
- Un’ora in più
- L’amore altrove
- Scriverò il tuo nome
- Prima o poi
- Il mio giorno più bello nel mondo
- Guardami amore
- Aspetto che torni
- Raccontami
- Normale
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