Sanremo 2019: Mahmood vince il Festival delle polemiche – resoconto e riconoscimenti

Il 69° Festival di Sanremo chiude i battenti con la vittoria a sorpresa di Mahmood, che ha dato il via a non poche polemiche, partendo dalla strumentalizzazione politica fino ad arrivare ai casi di Ultimo e Loredana Bertè. Nell’articolo il resoconto del Festival e tutti i riconoscimenti.

Si chiude il sipario sul 69° Festival di Sanremo (qui le mie pagelle delle canzoni in gara) con la vittoria (a sorpresa) di Mahmood e la sua Soldi. Classe ’92, nato a Milano e giovane promessa del pop, avendo scritto alcuni dei successi radiofonici e di vendite degli ultimi anni: Nero Bali di Elodie e Hola (I say) di Marco Mengoni, insieme ad una manciata di brani inclusi nell’album Atlantico di quest’ultimo. Accanto alle altre collaborazioni che si sono avvicendate dal 2017, da Fabri Fibra a Michele Bravi e Guè Pequeno, è un volto conosciuto al pubblico italiano: ha partecipato nel 2012 a X Factor Italia e nel 2016 a Sanremo Giovani, dove si è ripresentato a dicembre guadagnandosi l’accesso al Festival con il brano Gioventù bruciata dall’omonimo EP. Insomma, di cose ne ha fatte negli anni, eppure la gente sembra faccia fatica a riconoscerlo.

Elettronica e suggestioni tribali rendono Soldi di Mahmood una canzone perfettamente al passo coi tempi. Innovativa per il pubblico di Sanremo, ma in senso assoluto non così tanto: vede la produzione di Dardust (Thegiornalisti) e Charlie Charles, colui che muove i fili dietro i progetti di successo di Ghali e Sfera Ebbasta, due trappers che dominano le classifiche di vendita da un paio d’anni. Quanto i soldi possano “spezzare” una famiglia e il rapporto-non rapporto col padre il senso del testo, che tuttavia poteva essere sviluppato meglio e invece risulta “vittima” dell’approccio da hit che la canzone porta con sé. Sperando che la vittoria non venga strumentalizzata oltre politicamente, perché in un mondo globale parlare di etnie e “purosangue” è anacronistico e davvero disumano, la sua Soldi sarà un sicuro successo, ma la sua vittoria fa discutere se si dà uno sguardo alla tabella delle votazioni della serata:

Sanremo 2019 votazioni serata finale
I voti e la classifica finale del 69° Festival di Sanremo

Le giurie (sala stampa ed “esperti”, in particolare) hanno stravolto il voto del pubblico e, per far salire Mahmood sul podio, hanno creato quella che a parer mio è una delle classifiche più brutte di sempre: NegritaPaola Turci, Motta hanno portato dei brani che avrebbero meritato una maggior considerazione – Motta veniva, poi, dal bellissimo duetto con Nada della serata precedente che gli è valso anche un premio. A titolo di cronaca, Dov’è l’Italia è il brano che preferisco nella rosa dei 24, racconta tutto il disorientamento e l’inquietudine di una generazione che fatica a trovare dei modelli, che vede i valori veri venire meno davanti all’odio e alla violenza, sempre più alla mercé di tutti i “leoni da tastiera”. Per fortuna c’è ancora chi lancia messaggi positivi, di unione e rispetto, come Loredana Bertè: scippata della vittoria che avrebbe meritato per la carriera e il suo vissuto, presenta al Festival il suo album Liberté (qui la recensione) inno alla bellezza delle diversità.

Fortunatamente Simone Cristicchi e Daniele Silvestri hanno portato a casa i riconoscimenti per i testi più belli ed emozionanti di quest’edizione. Amaro in bocca per Irama ed Enrico Nigiotti, ma soprattutto per Ultimo: è lui il protagonista delle molte polemiche di oggi per aver risposto (male) ai giornalisti in conferenza stampa, che a onor del vero si sono rivolti a lui con appellativi poco piacevoli. Si tratta comunque di un ragazzo di 23 anni amareggiato per non aver guadagnato il primo posto, i critici musicali speravano di generare in lui una reazione del genere. Spero ritrovi la serenità e si goda il momento di grande successo che sta vivendo. Il pubblico da casa lo ha scelto come vincitore morale con il 48% dei voti e questo gli può sicuramente bastare.

In questo video, in cui ho raccolto le storie Instagram di Ultimo, il giovane cantautore si sfoga e mostra tutta l’amarezza per il verdetto annullato dalla giuria degli esperti e per le reazioni alla conferenza stampa dopo la finale: da che parte sta la ragione? Sicuramente quella di Ultimo è una caduta di stile, non avrebbe dovuto rispondere alle provocazioni dei giornalisti (che gli hanno dato dello “stronzetto”), ma sono d’accordo con le sue parole: ha senso permettere di votare a una giuria di “esperti” che non fanno parte (se non per il presidente Mauro Pagani) del mondo della musica? Mero espediente televisivo, perché “fa figo” avere Bastianich in platea, la eliminerei senza battere ciglio e auspicherei un ritorno al voto dell’orchestra, senza dubbio più competente, magari addizionato a quello della sala stampa. Lo stesso Baglioni si chiede il senso di mantenere il televoto (oltretutto a pagamento) se poi deve venire annullato in questo modo. Qualcosa cambierà nelle modalità di voto del prossimo anno, sperando che trovino il sistema migliore per rappresentare il gusto effettivo degli ascoltatori di musica.

Ciò che è vero, però, è anche che delle persone di cultura dovrebbero conoscere la parola “rispetto” e i suoi contesti di applicazione: per me che vorrei fare questo mestiere, è a dir poco imbarazzante vedere dei video in cui i giornalisti vengono ripresi mentre urlano “merde” ai ragazzi de Il Volo o “vaffanculo stronzetto” a Ultimo. Ma la professionalità dov’è? E il rispetto?

La lista completa dei riconoscimenti del 69° Festival di Sanremo:

  • Vincitore 69º Festival di Sanremo: Mahmood con Soldi
  • Rappresentante designato dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2019: Mahmood con Soldi
  • Podio – secondo classificato 69º Festival di Sanremo: Ultimo con I tuoi particolari
  • Podio – terzo classificato 69º Festival di Sanremo: Il Volo con Musica che resta
  • Premio alla miglior esibizione duetti: Motta – Nada con Dov’è l’Italia
  • Premio Sergio Bardotti per il miglior testo: Daniele Silvestri con Argentovivo
  • Premio della Critica Mia Martini: Daniele Silvestri con Argentovivo
  • Premio della Sala Stampa Lucio Dalla: Daniele Silvestri con Argentovivo
  • Premio Enzo Jannacci alla migliore interpretazione: Mahmood con Soldi
  • Premio Lunezia per il valore musical-letterario del brano: Enrico Nigiotti con Nonno Hollywood
  • Premio Giancarlo Bigazzi alla miglior composizione musicale: Simone Cristicchi con Abbi cura di me
  • Premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione: Simone Cristicchi con Abbi cura di me
  • Premio TIMmusic: Ultimo con I tuoi particolari
  • Premio Città di Sanremo alla carriera: Pino Daniele

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