Michele Bravi sceglie l’inedito Cronaca di un tempo incerto per riunire i nodi del percorso introspettivo del suo ultimo album La geografia del buio, in pubblicazione in una nuova versione estesa. Un progetto artistico dove la parentesi musicale abbraccia la forma del cortometraggio cinematografico.

Michele Bravi annuncia l’inedito Cronaca di un tempo incerto (disponibile qui) in radio e streaming dal 22 ottobre e chiude il viaggio de La geografia del buio (acquistalo qui), il suo ultimo album – uno dei più sinceri ed emozionanti del 2021 – uscito a gennaio e in pubblicazione in una nuova versione estesa il 22 ottobre in digitale e il 12 novembre in vinile, la cui tracklist si arricchisce di due tracce rispetto all’originale: Falene, singolo uscito la scorsa estate in collaborazione con l’artista internazionale multiplatino Sophie and The Giants e il nuovo inedito. Scritto da Federica Abbate, Michele Bravi, Cheope e Francesco “Katoo” Catitti, che ne ha curato anche la produzione, Cronaca di un tempo incerto è anche un progetto artistico dove la parentesi musicale abbraccia la forma del cortometraggio cinematografico.

Il videoclip ufficiale, disponibile da lunedì 25 ottobre, verrà presentato in anteprima ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni, la sera di venerdì 22 ottobre. Il corto, sceneggiato da Michele Bravi e Nicola Sorcinelli, che ne ha curato anche la regia per la produzione di Borotalco.tv, ha come protagonisti Michele stesso e l’attore Sergio Albelli. “Sono tanto orgoglioso di vedere come la creatività musicale possa rompere gli argini ed entrare nel mondo del cinema con un progetto delicato e allo stesso tempo umanamente violento. È importante, ora più che mai, poter sostenere il mondo dello spettacolo nel suo insieme. C’è bisogno di pubblico nelle sale e c’è bisogno di musica come mai prima. “Cronaca di un tempo incerto” è l’occasione perfetta per me e per il mio pubblico di celebrare la forza della ripartenza”. Il corto parte da un’inquadratura simbolo, un primo piano sull’occhio del cantautore, come ad intrecciare i fili di uno stesso racconto iniziato da La vita breve dei coriandoli. Un lavoro di interpretazione notevole, tra fotografia e prove attoriali, davvero un bellissimo progetto che corona uno degli album più “vivi” degli ultimi anni.
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Il significato di Cronaca di un tempo incerto
“A chiusura di un disco che ha definito il mio percorso musicale degli ultimi anni, “Cronaca di un tempo incerto” è la narrazione desolata di un mondo sul margine estremo dell’indeterminatezza. Il percorso nel buio si chiude con il tentativo ultimo di cercare e portare in salvo dall’oscurità qualcosa che non si sia scheggiato, che sia rimasto intero”
MICHELE BRAVI
Se La promessa dell’alba rappresenta l’inizio del racconto, il risveglio crepuscolare, il nuovo singolo è la chiusa del viaggio nel buio nel tentativo di cercare la forza di ricominciare. Segue il percorso intrapreso con La vita breve dei coriandoli e Mantieni il bacio. Come in un romanzo distopico, la voce narrante di Michele sommessa e vicina apre su uno scenario desolato, tanto devastato dagli eventi da rendere impossibile la bellezza di un tempo. Racconta la cronaca di un tempo incerto, opprimente, fatto di ferite difficili da ricucire. A colorare di speranza l’atmosfera sospesa gli archi: l’illusione di un momento cristallizzato in un ricordo, come “un sorriso da lontano che vada oltre questo inverno”. E il cielo si è aperto.
Michele Bravi sarà in tour nelle prossime settimane tra novembre e dicembre 2021. Qui le info e i biglietti.
Il testo di Cronaca di un tempo incerto
Guarda fuori ha appena grandinato
quanti sassi e stelle spente sul selciato
una volta qui c’era un prato
non lo avresti mai immaginato
navighiamo sempre a vista convinti sulla Terra
che il cielo non esista come fiori in una serra
raccogliamo i nostri fallimenti
conchiglie sulla sabbia orfani di sentimenti
fuochi accesi sulla paglia
Domani dove andremo
e di questi nostri giorni cosa ne faremo
dimmi se esiste qualche cosa in cui credere davvero
che non sia ancora scheggiato, che sia rimasto intero
come il tuo sorriso da lontano
in quella nostra foto in bianco e nero
che vada oltre questo inverno
tutto il vuoto che ora sento affianco quando mi addormento
ho l’illusione di un momento
oltre questa infinita cronaca di un tempo incerto
oltre questa infinita cronaca di un tempo incerto
Pensavo che c’è sempre qualcosa che ho capito male
un bacio mai dato, lasciato sulle scale
un viaggio mai fatto insieme io e te al mare
un resto per sempre invece a quanto pare
Domani dove andremo
e di questi nostri sogni cosa ne faremo
dimmi se esiste qualche cosa in cui credere davvero
che non sia ancora scheggiato, che sia rimasto intero
come il tuo sorriso da lontano
in quella nostra foto in bianco e nero
che vada oltre questo inverno
tutto il vuoto che ora sento affianco quando mi addormento
ho l’illusione di un momento
oltre questa infinita cronaca di un tempo incerto
E ora che il cielo si è un filo aperto
e a farmi andare le cose sono diventato esperto
ogni giorno che ti cerco ogni giorno mi perdo
in questa cronaca di un tempo incerto
Domani dove andremo
e di questi nostri giorni cosa salveremo
dimmi se esiste qualche cosa in cui credere davvero
che non sia ancora scheggiato, che sia rimasto intero
come il tuo sorriso da lontano
in quella nostra foto in bianco e nero
che vada oltre questo inverno
tutto il vuoto che ora sento affianco quando mi addormento
ho l’illusione di un momento
oltre questa infinita cronaca di un tempo incerto
oltre questa infinita cronaca di un tempo incerto
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