Mahmood presenta finalmente Inuyasha, il primo livello del nuovo album atteso nel 2021. A un anno da Rapide, torna alla ballad in quest’omaggio alla cultura giapponese tra riferimenti simbolici e immagini sempre vivide e ispirate.

Mahmood torna con il nuovo singolo Inuyasha (disponibile qui) mercoledì 3 febbraio, a poco più di un anno dal successo di critica e vendite Rapide (qui la recensione). Dopo le collaborazioni estive Moonlight popolare e Dorado, il cantautore sceglie una dimensione più intima e personale per aprire la strada al nuovo album Ghettolimpo atteso per il 2021 (acquistalo qui). La necessità di un beat di più facile presa lascia il posto ad un’atmosfera sospesa, il racconto di un’interiorità sfaccettata nella trasposizione in musica del famoso manga da cui trae il titolo.
Il protagonista della storia Inuyasha, un mezzo-demone, cerca di tenere sopito il suo lato oscuro per tutelare i suoi compagni di viaggio rinunciando così a diventare un demone completo: una metafora della complessità delle relazioni in cui la necessità di espressione si lega alla volontà di proteggere gli altri dalla parte peggiore di sé rinchiudendola “dentro una crisalide”. Vedere l’altro come uno specchio, per scoprirsi e comprendere i lati della propria personalità da levigare, per migliorarsi. Asia e Occidente (semicit.) si intrecciano di nuovo in questa eco orientale scritta a quattro mani dallo stesso Mahmood con Dardust, ballad tra riferimenti simbolici e rimandi all’immaginario giapponese molto amato dall’artista.

Inuyasha è una ballad trap, con un uso importante dell’autotune, e si caratterizza per una struttura complessa: se la prima strofa è minimale, riempita dal solo synth a creare il luogo del dialogo a cuore aperto, della fragilità, l’ingresso della chitarra apre a una ritmica più cadenzata, allo spazio della consapevolezza, della presa di coscienza di quello che è stato e della volontà di provare a cambiare. Lo stile di Dardust alla produzione è inconfondibile: una tessitura di archi riempie la scena, con delle piccole venature orientaleggianti a fare da sfondo. Bianco e nero, il candore della neve opposto all’oscurità della solitudine, dell’introspezione, rendono la difficoltà di una relazione che, tra alti e bassi, trova la spinta per riprovarci. Il cantautore alza ancora l’asticella e sceglie di non replicare formule già sperimentate, in questo ritorno che spiazza.
Inuyasha è disponibile nella playlist Inverno 2021 🎧
Il testo completo di Inuyasha:
Quando mi dici addio tu mi spezzi il cuore
Arrivare ad alzare le mani non mi piace più
Se litighiamo in mezzo ad altre persone
Non ha senso chiedere agli amici
Chi ha ragione
Se per te non vale un cazzo chi siamo
Oggi per me noi valiamo più di un Ocean Drive
Se ti chiedo come stai
La verità brucia in faccia come la cicatrice di Inuyasha
Non so più come stiamo ancora in piedi
Non sarò mai uno di quei rich kid
Mi vedi e lo capisci
Stare con me ti sembrerà
come planare sui Go Kart
Lo ammetto che non ho fatto di tutto
per dirti in faccia che oramai
dire addio non vuol dire che è la fine
Metterò il peggio di me dentro a una crisalide
per non farti più male se lo farai anche te
Passare tutti i giorni insieme fa paura
dirti che voglio stare solo è difficile
La gente ti parla, poi ti ama, vuole tutto poi ti spara
preferisco te a chi mi mente
scopare in giro non mi lascia niente
Non sarò mai uno di quei rich kid
Mi vedi e lo capisci
Stare con me ti sembrerà
come planare sui Go Kart
Lo ammetto che non ho fatto di tutto
per dirti in faccia che oramai
dire addio non vuol dire che è la fine
Metterò il peggio di me dentro a una crisalide
per non farti più male se lo farai anche te
Penso qua sopra un muretto di casa
come ho fatto a credere che alla mia età
si possa andare avanti senza perdono
perché di sputarsi in faccia in Piazza Duomo non mi va
dammi dammi dammi un motivo per non fare
danni danni danni queste più che parole son
drammi drammi drammi drammi e
fanculo se spari me
Non sarò mai uno di quei rich kid
Mi vedi e lo capisci
Stare con me ti sembrerà
come planare sui Go Kart
Metterò il peggio di me dentro a una crisalide
per non farti più male se lo farai anche te
se lo farai anche te

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