Mahmood: ‘Ghettolimpo Tour’ live al Gran Teatro Geox di Padova – report

Mahmood ha portato il suo Ghettolimpo Tour in scena al Gran Teatro Geox di Padova il 25 maggio. Un live che ha mostrato l’eclettismo del giovane artista. Il report del concerto.

Mahmood ha portato il suo Ghettolimpo Tour il 25 maggio in concerto al Gran Teatro Geox di Padova. Il due volte vincitore del Festival di Sanremo è stato accompagnato sul palco dalla band composta dai musicisti Francesco Fugazza, Marcello Grillo, Elia Pastori e i coristi David Blank e Marta Bersani. A tre anni dal Goov Vibes tour (qui il racconto), il cantautore torna finalmente sui palchi più importanti d’Italia con una tournéé internazionale attesa dal 2020.

Alle 21:30 le luci si spengono… è uno dei momenti di un concerto che preferisco: l’attesa si fa adrenalinica ed è come sospesa, è la trepidazione dell’inizio. Mahmood guadagna lo stage sulle note di Dei e presenta il viaggio musicale che attraversa principalmente il suo ultimo album Ghettolimpo (acquistalo qui, 2021). Porta in scena il racconto degli ultimi due anni, dopo un successo clamoroso e inaspettato che l’ha trasformato da emergente ad astro luminoso del nuovo cantautorato italiano. Un avanguardista, ma quale strada prendere per non deludere le aspettative? L’Olimpo dei grandi Dei è il luogo da cui perdersi per ritrovare l’equilibrio. Quando il mondo intorno cambia così velocemente, è difficile riconoscersi “Solo dietro montagne di vetro, ci siamo fottuti la gioia sai bro”. Il live fluisce veloce, sui led visual suggestivi “ambient” e ufficiali dal nuovo album, e tutto il pubblico è unito in un coro che all’unisono intona ogni singola parola di ogni canzone.

Il live di Mahmood al Gran Teatro Geox di Padova – 25 maggio 2022

Il concerto mostra il grande eclettismo di Mahmood, che con soli due album all’attivo può già vantare una lunga serie di successi che spaziano tra i generi: il pop è il terreno comune su cui poggiano e si incontrano trap, hip hop, urban e suoni arabeggianti, omaggio alle sue origini paterne. L’atmosfera si scalda e la venue diventa un rave su brani d’impatto come Klan, hit dell’estate 2021, Kobra e Icaro è libero, ad oggi il manifesto del suo essere artista “ho sognato di volare troppo in alto… Se tutto ormai è proibito me ne frego e canto”, ed esempio di come riesca ad unire immagini dal vissuto quotidiano a riferimenti alla mitologia, una delle sue grandi passioni.

La scintilla di una connessione speciale si accende sulle ballate, che hanno consacrato il suo successo dando risalto al suo grande talento vocale. Il teatro brilla su Inuyasha e Rapide, due canzoni “sorelle” pubblicate a un anno di distanza l’una dall’altra eppure simili nelle intenzioni (anche musicali); i punti più alti ed emozionanti del live Mahmood li tocca mostrando la sua anima, la sua parte più intima, su brani dal messaggio profondamente personale: Gioventù Bruciata (dal primo album omonimo, acquistalo qui) dalla sua storia familiare, con un’intro quasi gospel, toccante, e T’amo, dedicata alla madre che l’ha cresciuto, con un omaggio alla Sardegna.

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Non si può etichettare il cantautore in un genere e il concerto ne è l’ennesima prova. Un artista che conosce la sua voce e la usa come uno strumento, tra vocalizzi e uso efficace dell’autotune, su brani più urban, viaggiando tra atmosfere di mondi diversi che trovano nel suo soul la parte più pura. Così il pubblico chiede a gran voce Asia Occidente e Uramaki, eseguite splendidamente a cappella, prima del gran finale sulle sanremesi Brividi e Soldi. Grande sicurezza sul palco e interazione con la platea, è stato uno scambio per un grande show. Qui i biglietti delle date estive del Ghettolimpo tour 2022.