Noemi si è esibita con il suo Live 2022 in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna il 13 dicembre. L’invito dell’artista a esorcizzare le paure per vivere liberi. Il racconto del concerto.

Noemi ha portato il suo Live 2022 in scena al Teatro Celebrazioni di Bologna con uno dei concerti speciali “indoor” per chiudere due anni di successi. Al suo fianco sul palco Alessandro “Duccio” Luccioli alla batteria, Gabriele Greco al basso, Gianluca Massetti alle tastiere, Marco Rosafio alle chitarre, Simona Farris ai cori e Riccardo Giovine al violoncello. Il live ha mostrato tutti i tasselli del percorso dell’artista, che in due ore di spettacolo ha alternato i grandi classici del suo repertorio ai nuovi successi. Qui i biglietti del Noemi Live 2022. Venerdì 16 dicembre uscirà il suo nuovo singolo Fuori dai guai feat. Gemitaiz (presalvalo qui).
Foto di Fabio Spagnoletto.
La videogallery del concerto
La dimensione del teatro è il giusto contenitore per ricreare l’atmosfera intima di un dialogo aperto, in cui Noemi racconta al pubblico il riavvicinamento tra il suo alter ego musicale e Veronica (il suo vero nome), un percorso che l’ha tenuta lontana dalle scene per un paio di anni e che è sfociato nel suo ultimo album Metamorfosi (acquistalo qui), il più personale ed emozionante della sua carriera. La sincerità è la chiave di volta dello show, così l’artista sceglie di iniziare e chiudere il concerto proprio in platea, tra il pubblico, si mette a nudo senza sconti con la splendida Ti amo non lo so dire (da Sanremo 2022). Piano e violoncello la accompagnano mentre è così onesta a misurare le parole che non sembra neanche stia cantando.
“Ad aspettare dei miracoli ci togliamo i secondi e non c’è più cura per riprenderli, preferisco galleggiare sopra i miei pericoli… con la testa verso il sole”.
Come un fuoco divampa la passione travolgente di Per tutta la vita e che smuove dentro di Bagnati dal sole, bello il gioco di luci che illuminano il palco di rosso. È subito chiaro il grado di coinvolgimento della cantautrice che si dona completamente, una voce che trascina con la sua tavolozza di colori che spaziano dalla profondità dei bassi, davvero avvolgenti, fino a spettinarti sui toni alti arricchiti dal suo graffio inconfondibile. Un live che attraversa la paura, quel sentimento che azzera le opportunità, e aiuta ad esorcizzarla, come la stessa Noemi è riuscita a fare attraverso la musica trovando nuove chiavi. Così si siede al piano e lo racconta, avvolta da un cilindro di tulle. Ho apprezzato molto la scenografia, trovo curioso che i momenti più profondi siano raccolti in un affascinante mistero, come a voler rendere manifesto il pudore dell’intimità. Parte Guardare giù, la scena si tinge di blu, il colore dell’empatia.

Noemi si muove con disinvoltura tra le sfumature delle canzoni, dal blues dei suoi primi singoli Briciole e L’amore si odia alle tinte vagamente funky di Ora, il soul che fa da tappeto sonoro con la sua voce calda. Dà prova di essere una grande interprete, credibile, la sua personalità traluce attraverso i suoi brani nonostante la varietà di stili: è sempre dentro a quello che canta, è lei tanto ironica in Idealista, chicca del suo repertorio, quanto appassionata in Sono solo parole. Il suo spettacolo è lei, che si concede in alcuni intermezzi parlati, alcuni aneddoti e riflessioni importanti e necessarie: il momento più emozionante è su La borsa di una donna, dedicata a tutte le donne, specialmente quelle in Iran, e in un abbraccio a tutte le persone che non hanno paura di vivere fuori dagli schemi, di lottare per la libertà di essere e di diventare e per i diritti, di morire per la libertà. Applausi a scena aperta.
Il concerto è il suo invito a metterci alla prova, ad abbandonarci alla ricerca della versione migliore di noi stessi, ad abbattere i limiti che ci chiudono come “un fiore in una scatola”, come lei per prima ha fatto con Glicine – la prima canzone che l’ha fatta sentire di nuovo all’altezza e già un grande classico della musica leggera – e suonando il pianoforte sul palco (prima intimamente racchiuso tra le pareti della sua stanza): regala un’esibizione del Chiaro di Luna di Debussy, davvero una sorpresa, e la lega in un riuscito mash-up con If I ain’t got you, cover di Alicia Keys, in cui brilla l’intesa della sua voce con quella della bravissima corista. Prima del bis, il suo manifesto scritto per lei da Vasco Vuoto a perdere, un inno che risuona in tutto il teatro.
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La scaletta del Noemi Live 2022 a Bologna
Segui la playlist con la scaletta su Spotify 👇🏻
- Ti amo non lo so dire
- Per tutta la vita
- Bagnati dal sole
- Guardare giù
- Briciole
- Poi inventi il modo
- Ora
- Idealista
- La borsa di una donna
- In un giorno qualunque
- Se tu fossi qui
- If I ain’t got you (Alicia Keys)
- L’amore si odia
- Una rosa a Lambrate
- L’amore eternit
- Glicine
- Senza lacrime
- Autunno + Limite
- Sono solo parole
- Vuoto a perdere
BIS - Makumba
- Ti amo non lo so dire
La serata si è conclusa così…